Pastorale

Catechesi

Sacramenti

Battesimo

Nel rispetto delle norme indicate nel “Direttorio diocesano per la celebrazione dei Sacramenti”, il Battesimo viene celebrato esclusivamente nei giorni stabiliti dal Consiglio pastorale, all’interno della Messa, con la partecipazione dell’intera comunità.

I genitori che desiderano il Battesimo dei propri figli si rechino dal parroco per fissare in tempo utile la data della celebrazione. Un’equipe di catechisti, coordinata dal parroco e da una suora, offrirà un percorso di preparazione per i genitori, strutturato in tre incontri.

Non possono fare da padrino/madrina i genitori. È preferibile evitare anche che nonni e fratelli svolgano questo compito, perché il padrino “amplia, in senso spirituale, la famiglia del battezzando e rappresenta la Chiesa nel suo compito di madre”.

Compito del Padrino / Madrina

Al Padrino/Madrina è affidato il compito di aiutare il battezzato a vivere con autenticità la propria vita cristiana, adempiendo agli obblighi che derivano dal Sacramento, e assumendo dei comportamenti che siano testimonianza in coerenza con il Vangelo.

Condizioni per fare il Padrino o la Madrina

È necessario che il Padrino/Madrina abbia intenzione di essere guida nella fede, a fianco dei genitori, del battezzato. Deve vivere con convinzione la propria vita di fede, in coerenza con gli insegnamenti evangelici e con le norme della Chiesa.

In particolare deve:

  • avere compiuto 16 anni di età
  • essere cattolico
  • aver ricevuto il Sacramento dell’Eucaristia e della Cresima

Inoltre non deve:

  • essere divorziato risposato
  • convivente
  • sposato solo civilmente
  • essere irretito in nessuna forma di pena canonica legittimamente inflitta o dichiarata.

Per la celebrazione del Sacramento occorrono i seguenti documenti:

  • Certificato di nascita del bambino
  • Attestato di idoneità del padrino/della madrina, rilasciato dal proprio parroco di residenza

Inoltre per il rito battesimale è necessario procurarsi:

  • La veste bianca su cui ricamare la data del battesimo, concordata con il parroco
  • La candela

Eucaristia

La celebrazione della Prima Comunione costituisce una tappa del Cammino di Iniziazione Cristiana, che, nella nostra Unità pastorale, è affidato a un gruppo di catechisti.

I fanciulli sono ammessi alla prima Confessione non prima dei 9 anni (quarta elementare) e alla prima Comunione eucaristica non prima dei 10 anni (quinta elementare). È necessaria, inoltre, la frequenza assidua e proficua agli incontri di catechesi dalla prima elementare.

Per la celebrazione del Sacramento occorrono i seguenti documenti:

Cresima

Nella nostra Unità Pastorale il Sacramento della Cresima è celebrato alla fine della terza media.

La tappa sacramentale è inserita all’interno dell’Itinerario di Iniziazione Cristiana, affidato al gruppo di catechisti (mettere link alla sezione catechesi ragazzi e giovani). Per i giovani e gli adulti che chiedono di ricevere la Cresima è possibile frequentare un percorso di formazione strutturato in alcuni incontri tenuti direttamente dal parroco e dal vice parroco.

Si può richiedere presso l’Ufficio Parrocchiale il calendario degli incontri.
Per la celebrazione del Sacramento occorrono i seguenti documenti:

  • Certificato di battesimo del cresimando/della cresimanda
  • Attestato di idoneità del padrino/della madrina, rilasciato dal proprio parroco di residenza

Matrimonio

Dal catechismo della Chiesa Cattolica

1660 L’alleanza matrimoniale, mediante la quale un uomo e una donna costituiscono fra loro un’intima comunione di vita e di amore, è stata fondata e dotata di sue proprie leggi dal Creatore. Per sua natura è ordinata al bene dei coniugi così come alla generazione e all’educazione della prole. Tra battezzati essa è stata elevata da Cristo Signore alla dignità di sacramento.

1661 Il sacramento del Matrimonio è segno dell’unione di Cristo e della Chiesa. Esso dona agli sposi la grazia di amarsi con l’amore con cui Cristo ha amato la sua Chiesa; la grazia del sacramento perfeziona così l’amore umano dei coniugi, consolida la loro unità indissolubile e li santifica nel cammino della vita eterna.

1662 Il matrimonio si fonda sul consenso dei contraenti, cioè sulla volontà di donarsi mutuamente e definitivamente, allo scopo di vivere un’alleanza d’amore fedele e fecondo.

1663 Poiché il matrimonio stabilisce i coniugi in uno stato pubblico di vita nella Chiesa, è opportuno che la sua celebrazione sia pubblica, inserita in una celebrazione liturgica, alla presenza del sacerdote (o del testimone qualificato della Chiesa), dei testimoni e dell’assemblea dei fedeli.

1664 L’unità, l’indissolubilità e l’apertura alla fecondità sono essenziali al matrimonio. La poligamia è incompatibile con l’unità del matrimonio; il divorzio separa ciò che Dio ha unito; il rifiuto della fecondità priva la vita coniugale del suo «preziosissimo dono», il figlio.

1665 Il nuovo matrimonio dei divorziati, mentre è ancora vivo il coniuge legittimo, contravviene al disegno e alla Legge di Dio insegnati da Cristo. Costoro non sono separati dalla Chiesa, ma non possono accedere alla Comunione eucaristica. Vivranno la loro vita cristiana particolarmente educando i loro figli nella fede.

1666 Il focolare cristiano è il luogo in cui i figli ricevono il primo annuncio della fede. Perciò la casa familiare è chiamata a buon diritto «la Chiesa domestica», comunità di grazia e di preghiera, scuola delle virtù umane e della carità cristiana.

La pratica matrimoniale consiste nella raccolta dei documenti e delle informazioni necessarie perché il matrimonio possa essere celebrato validamente e, successivamente, registrato negli appositi registri. Può essere svolta indifferentemente nella parrocchia di uno dei due nubendi.

In casi particolari (es. inserimento nei gruppi parrocchiali) può essere svolta in un’altra parrocchia. È bene iniziare lo svolgimento della pratica almeno quattro mesi prima della data del matrimonio.

Per entrambi i nubendi occorrono:

Documenti religiosi

  • Attestazione della frequenza di un corso di preparazione al matrimonio: prima della celebrazione del matrimonio i fidanzati sono tenuti a prendere parte a uno specifico corso di preparazione, che può essere frequentato in qualunque parrocchia. Al termine del corso va richiesto al parroco l’attestato di frequenza.
  • Certificato di battesimo per uso matrimonio, da richiedere presso la parrocchia nella quale si è stati battezzati. Ha validità sei mesi. La scadenza si giustifica per la presenza di eventuali annotazioni marginali sull’atto di battesimo che possono alterare lo stato giuridico dei nubendi.
  • Certificato di cresima: si richiede dove si è ricevuta la cresima. In genere la cresima è trascritta sull’atto di battesimo: in questo caso non occorre richiedere un certificato a parte. Qualora il documento fosse irreperibile potrà essere sostituito da una dichiarazione giurata.

Documenti civili

  • Certificato contestuale di residenza, cittadinanza e stato libero. Tale certificato è richiesto dalla Chiesa al fine di acquisire, fin dall’inizio della pratica matrimoniale, elementi certi sull’identità anagrafica dei nubendi e sulla loro libertà di stato.
  • Casi particolari: sono richiesti ulteriori documenti per vedovi, stranieri, divorziati da matrimonio civile, per coloro che hanno ricevuto la dichiarazione di nullità da un tribunale ecclesiastico.

Consigli unitari

  • Consiglio affari economici
  • Consiglio pastorale

Feste Patronali

  • San Lorenzo, 10 Agosto
  • San Francesco, 4 Ottobre
  • Santissima Annunziata, 25 Marzo
  • San Giorgio, 23 Aprile